Com'è noto, la Francia ha espulso in questi giorni qualche centinaio di Rom ha espulso in questi giorni qualche centinaio di Rom arrivati negli ultimi anni, cittadini europei.
L'Unione Europea ha manifestato la sua preoccupazione, però, al solito, non ha troppo alzato la voce contro questo provvedimento. I socialisti europei, rappresentati da Martin Schultz, hanno criticato la debolezza della reazione di Bruxelles a questa decisione di Sarkozy che è stata dettata dal tentativo di risalire nel gradimento dei francesi attraverso prese di posizione razziste (l'Italia fa scuola!).
Il ministro dell'Interno italiano, Roberto Maroni, e il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, plaudono a Sarkozy.
Il ministro dell'Interno italiano, Roberto Maroni, e il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, plaudono a Sarkozy.
Valorose associazioni per la difesa dei diritti umani, come Meltingpot e Diritti Globali denunciano questa decisione del Governo francese, oltre che le discriminazioni e le vere e proprie persecuzioni che queste persone subiscono in Italia. L'Avvenire ha criticato Sarkozy, il papa ha espresso il suo auspicio alla fratellanza universale; i vescovi hanno un po' protestato. Però nessun membro delle gerarchie cattoliche ha lanciato anatemi simili a quelli che a suo tempo abbiamo sentito contro il signor Englaro.
Qualche giorno fa un altro bambino rom – ormai non si contano più – è morto bruciato nella baracca dove viveva alla periferia di Roma. Aveva tre anni. Penso che anche mio nipote ha tre anni ed è la mia vita.
Anche in Spagna succedono disgrazie, soprattutto fra i rom non ancora integrati, che vivono in baracche e in veicoli. Avviene molto più raramente che in Italia, ma è pur sempre gravissimo. Alla fine degli anni novanta, due incidenti di cui furono vittime bambini scossero le coscienze di molti. E i gitani – quelli ancora di antico insediamento in Spagna - andarono ad accamparsi per protesta nei quartieri alti di Madrid (come se a Roma andassero a mettere tende e roulotte ai Parioli!), e ottennero una sistemazione, pur non ideale (ne ho parlato nel mio post Sinti e Rom in Spagna e in Italia).
Non è accettabile, naturalmente, che sia la morte di bambini a scuotere persone e le forze politiche. Però nel nostro paese queste tragedie non commuovono e non fanno pensare. ED È INDECENTE CHE IL SINDACO DI ROMA ABBIA RISPOSTO ALLA DISGRAZIA CON LE RUSPE (ha scritto così in facebook un mio ex-studente e io sottoscrivo).
In Spagna, sono uscite analisi e proposte sulla stampa. Su El País è stato pubblicato, naturalmente tradotto, un bell'articolo di George Soros, esperantista, miliardario, speculatore, filosofo, di origine ungherese-ebraica, sfuggito all'ultima retata che i nazisti fecero proprio in Ungheria, naturalizzato statunitense, filantropo e appassionato sostenitore della causa dei rom, oppositore radicale e attivissimo di George Bush. Soros parla nel suo articolo delle politiche di integrazione e dei principi che dovrebbero essere irrinunciabili per l'Unione europea.