"...subito comprai due cavalli, di cui uno d'Andalusia della razza dei certosini di Xerez, stupendo animale, castagno d'oro; l'altro un hacha cordovese, più piccolo, ma eccellente, e spiritosissimo."

(Vittorio Alfieri, La Vita scritta da esso - 1790, 1803)

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Naturalmente nessuna analogia fra me e Vittorio Alfieri. Riporto le sue parole perché mi sarebbe piaciuto vivere in Andalusia quando ci venne lui.

domenica 19 settembre 2010

COSE DI SPAGNA E POCO D'ITALIA – La discussione in Spagna sull'espulsione dei gitani dalla Francia


Juan de Dios Ramírez Heredia  è un signore anziano, un poco più di me, ma ancora bello. L'ho visto e ammirato in un convegno su xenofobia e razzismo tenutosi nell'Università di Cadice lo scorso autunno.

Nato a Puerto Real (un paese a una ventina di chilometri da Conil), è laureato in Diritto e in Scienze dell'Informazione nell'Università Autonoma di Barcellona; qui ha fatto pure il dottorato.
È stato più volte deputato nel Parlamento spagnolo; successivamente è stato per molti anni membro del Parlamento europeo. Dal 1998 è membro del Consiglio di Amministrazione dell'Osservatorio Antirazzista dell'Unione Europea.
Gitano, ha firmato la Costituzione Spagnola del 1978, in rappresentanza dei gitani, e si è adoperato, con l'avvento della democrazia, per la scolarizzazione dei bambini gitani e per il miglioramento delle condizioni di vita di questa minoranza.

A Badalona, in Catalogna, qualcuno, naturalmente del Partido Popular, si lascia tentare a usare il razzismo come clava elettorale: si tratta della presidente del PP catalano, Alicia Sánchez-Camacho e del candidato sindaco (ci saranno questa primavera le elezioni locali in Spagna) Xavier García Albiol, che hanno ricevuto con tutti gli onori Marie Thérèse Sanchez-Schmid, eurodeputata del partito di Sarkozy e difendono le deportazioni messe in atto dal governo francese
Questo il linguaggio di Xavier García Albiol: “Quelli (i gitani) dicono di avere i medesimi diritti che abbiamo noi. Merda! Bisogna buttarli fuori, tutti. E poi fare la stessa cosa con i marocchini.”
Naturalmente ci sono cittadini d'accordo con queste posizioni. Una signora di Badalona ha lamentato che i rom hanno rubato la merenda a un bambino. Mio Dio, mi chiedo, se esisti e sei onnipotente ecc. ecc., perché hai fatto persone così sceme?
Un cittadino di Badalona si è presentato con documenti che attesterebbero che otto gitani hanno dato il suo indirizzo come proprio domicilio. A chi gli chiede: “Ma come mai ti trovi qui con questi documenti in mano?”, risponde: “Li stavo portando a un amico”.
Un gitana che sta in Spagna da molto tempo accusa i rom di recente immigrazione di averla derubata, poi però dice che è stata convocata per questa manifestazione e che da tempo è in contatto con Xavier (Xavier García Albiol, quello che parla di merda). Cittadini accusano i rom di sporcare le strade e le piazze, ma gli esponenti popolari, con l'ospite francese, non riescono a trovare quella sporcizia e dicono che il Comune (ora in mano ai socialisti!) ha provveduto a pulire..
Il Presidente del Governo spagnolo, José Luis Rodríguez Zapatero, ha dato tutto il suo appoggio a Sarkozy, dichiarando che è pienamente legale quello che ha fatto. Un intervento davvero sorprendente: va bene che la Francia sta collaborando alla lotta contro il terrorismo dell'Eta; va bene che si ha paura che a un governo di quasi estrema destra salti il ticchio di contrapporsi all'Europa, di saltar fuori o di giocare il ricatto estremo... va bene tutto questo. Ma risulta ugualmente inspiegabile un appoggio così esplicito e incondizionato e non necessario, da parte del Presidente di un paese che, pur tra contraddizioni, è stato in prima linea nella difesa dei diritti e nell'integrazione di questa minoranza.
Però, quasi contemporaneamente alle dichiarazioni di Zapatero in sostegno di Sarkozy, i socialisti spagnoli (quindi dello stesso partito di Zapatero) si pronunciavano per una condanna contro questo provvedimento del Governo francese. Il portavoce socialista spagnolo Juan Fernando López Aguilar si è espresso con veemenza contro simili misure razziste e i socialisti, la settimana passata, avevano votato un ordine del giorno contro le espulsioni.
La gran parte dei socialisti – parlamentari, ma anche elettori – discorda quindi dall'atteggiamento giustificazionista del Presidente: condanna "l'espulsione collettiva e stabilita su base etnica, che va contro la costruzione dell'Europa e contro il principio di cittadinanza di cui è portatrice.”

Ritorniamo a Juan de Dios Ramírez Heredia. Il Presidente de la Unió Romaní ha denunciato la violazione da parte della Francia del suo stesso ordinamento giuridico e dello spirito della Costituzione Europea con l'espulsione di gitani rumeni.
"Gli stati hanno il giusto diritto di espellere cittadini che violano le leggi dei rispettivi paesi, nel caso specifico della Francia. Però la legge deve essere uguale per tutti". E aggiunge, a proposito del presidente francese Nicolas Sarkozy: "Non dice la verità, quando nega che ci sia un comportamento razzista nelle espulsioni...” . Se vuoi conoscere Juan de Dios Ramírez Heredia e ascoltare le sue dichiarazioni, clicca qui.

Inutile precisare che le formazioni politiche a sinistra del Psoe, fra cui Izquierda Unida, dichiarano la decisione di Sarkozy antidemocratica e valorizzano la manifestazione che si è tenuta per contestarla..

E in Italia: ciò che su queste espulsioni vanno spandendo in giro senza alcun pudore i vari rappresentanti del governo si sa e si poteva prevedere ancor prima che aprissero bocca.

Ma l'opposizione delle diverse sfumature che dice? Magari sono io a non essere bene informata, vivendo lontano dal mio paese.


Aggiungo un bellissimo articolo uscito oggi su El País, che fa il punto sull'integrazione dei gitani nella società spagnola, mette in evidenza risultati e obiettivi non ancora raggiunti. Chi conosce un poco il castigliano, potrà trovare in questo scritto informazioni interessanti. 

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