"...subito comprai due cavalli, di cui uno d'Andalusia della razza dei certosini di Xerez, stupendo animale, castagno d'oro; l'altro un hacha cordovese, più piccolo, ma eccellente, e spiritosissimo."

(Vittorio Alfieri, La Vita scritta da esso - 1790, 1803)

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Naturalmente nessuna analogia fra me e Vittorio Alfieri. Riporto le sue parole perché mi sarebbe piaciuto vivere in Andalusia quando ci venne lui.

lunedì 6 dicembre 2010

COSE D'ITALIA - Tunisino? Marocchino? Colpevole. E se non lo fosse...

...beh, intanto possiamo dire che lo è e prendercela al tempo stesso con i nostri connazionali razzisti. Vedi a tal proposito gli articoli non di un giornalaccio, non di un giornale politicamente ambiguo come il Corriere della Sera, ma de La Repubblica. E pure qualcosa sull'Unità. Mi sembra la fotocopia di quello che accadde per Racz: lo ricordate il romeno accusato di aver violentato la ragazzina di Roma e che non c'entrava? Vi ricordate le denominazioni “faccia di pugile” e simili delizie?

E in capo a tutto, nell'edizione on-line, per due giorni, le foto della bambina, in tutte le versioni. Come precedentemente, le foto di Sara, l'altra ragazza uccisa. Allusioni ad avvenenze di bambine e morte. Che vergogna!

Dunque: si aspetta la confessione del marocchino, si aspetta che parli,si aspetta che dica dov'è il corpo della bambina, la storia di una cattura rocambolesca, il traghetto tornato indietro in acque nazionali... quindi è sicuramente colpevole. Se fosse figlio o nipote di un nostro svergognato premier, il ragazzo del Marocco sarebbe trattato così?
Ci sono persone da trattare con riguardo e persone-spazzatura, nel nostro paese. Poi, se la spazzatura è assolta, noi non ci sentiamo mica colpevoli... il dovere di cronaca.

Ho messo da parte tutti gli articoli, però non ho voglia questa volta di analizzarli e di commentarli. Ci vuole una rivolta morale sul come sono trattate queste tragedie dalla stampa amica, da quelli che ci sono amici e su cui contiamo, da noi stessi: se no non si esce neppure dallo schifo che è il berlusconismo.

La madre della bimba, di questa bambina che potrebbe essere nostra figlia e nostra nipote e che non merita neppure lei di essere trattata così, è cattolica, credente. Non vuole tutta questa violenza. Lo ha fatto sapere dall'abisso di dolore in cui si trova. Se tanti cattolici fossero come lei, penso che mi riconvertirei.

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