"...subito comprai due cavalli, di cui uno d'Andalusia della razza dei certosini di Xerez, stupendo animale, castagno d'oro; l'altro un hacha cordovese, più piccolo, ma eccellente, e spiritosissimo."

(Vittorio Alfieri, La Vita scritta da esso - 1790, 1803)

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Naturalmente nessuna analogia fra me e Vittorio Alfieri. Riporto le sue parole perché mi sarebbe piaciuto vivere in Andalusia quando ci venne lui.

domenica 6 febbraio 2011

COSE VERGOGNOSE D'ITALIA - SIAMO CATTIVI

Il mio paese è cattivo. Forse non tutto, ma in buona parte sì, Leggo ora che sono morti ancora quattro bambini di “nomadi”, che nomadi non sono: sono persone che avrebbero diritto a una casa, a una protezione, come tutti, e soprattutto i bambini ne avrebbero diritto. Ho parlato varie volte delle differenze fra Spagna e Italia, nel rapporto con questa minoranza, che qui, in Spagna, sono sempre meno minoranza e sempre più cittadini (e sono numericamente sei volte il numero degli “zingari” italiani! E non mi si venga a dire che in Spagna sono "diversi": ci si informi, prima, si legga, si studi!). Non è il momento di analisi: chi vuole, può andarsele a cercare. Ma chi ha figli e nipoti, provi a pensare per un istante che quei bambini morti stasera nel rogo della baracca sentivano, soffrivano, piangevano e gridavano chiedendo aiuto proprio come avrebbero fatto i “propri” bambini. Non sono una specie diversa.
E io che, certo, sono lontana, che non sto partecipando se non con il pensiero, poiché vivo a 2500 chilometri di distanza da Milano, alle manifestazioni contro questo indegno governo, nonostante questo mi sento in grande disagio, sono disperata, per il modo in cui si sorvola sui bambini zingari bruciati; e pure per il modo in cui si parla di ragazzine che sono da poco maggiorenni. Una di loro, lo ha raccontato Gad Lerner, uno dei pochi che dimostri una sensibilità per queste cose, viene dalla povertà, dalla miseria; sua madre era stata sposata a 11 anni, lei è scappata da una situazione tragica e nel nostro paese ha trovato chi l'ha presa e l'ha portata al vecchio. Non so che pensi ora questa bambina, come sia: magari pessima, sciocca, cinica. Ma è possibile che se ne si usi il nome, assieme alle foto delle sue labbra, del suo seno... se si potesse, si pubblicherebbero le foto di tutti i particolari del suo corpo, facendone di fatto un simbolo delle disgrazie nazionali? E proprio mentre si dice che le donne non sono corpi in vendita? Ma è possibile che nessuno pensi: e se mi fossi trovata io nella sua situazione quando avevo 15 o 16 anni, come sarei diventata? E se si trovassero nella sua situazione, con intorno brutti vecchi furbi cinici ceffi, una mia figlia, una mia nipote, come diventerebbero? Avrebbero poi tante scelte? È possibile che mentre si accusa giustamente il vecchio di violare l'infanzia, si violi giorno dopo giorno una ragazzina con foto, disprezzo volgare, mutande esibite come bandiere di vergogna, di "noi non siamo così, queste mutande sono di quelle là", una satira che è qualcosa di mortifero? Si può fare qualsiasi cosa di lei, delle sue immagini, ora che è appena maggiorenne e “desamparada”. Magari avrà ancora per qualche tempo una particina, un'elemosina, nelle televisioni del vecchio. Che alternativa avrà, se non cercare ancora di vendersi vendersi vendersi a qualcun altro che finga di proteggerla?
O sono io a essere matta nel disperarmi per tutto questo?


E aggiungo: il sindaco di Roma di fronte alla tragedia sa solo cacciare, via i campi nomadi! Ci rendiamo conto che questo è da combattere? Se non in nome della solidarietà con i nostri simili, perché non li consideriamo nostri simili, almeno in nome della "nostra" democrazia?

1 commento:

  1. Si sono rimasta anch'io profondamente colpita e addolorata dalla morte di quei poveri bambini, ho immaginato il loro terrore la loro sofferenza in mezzo alle fiamme, con l'unico torto di essere nati Rom, e di risiedere in un paese razzista e pieno di pregiudizi.Ho immaginato la disperazione di qulla povera madre e di quel povero padre che non hanno potuto, saputo difenderli dalla malvagità di questo paese. L'unica consolazione è stato vedere il presidente Napolitano seduto affianco al padre e alla madre di quei poveri bambini, l'unico del nostro governo che ha mostrato un po' di umanità.

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