Del poeta libanese cristiano Yibran (più spesso scritto nelle traduzioni italiane Gibran), quasi tutti hanno letto, soprattutto nell'adolescenza e nella giovinezza, qualche testo.
Chi non ricorda l'ispirata riflessione sui figli?
“I vostri figli non sono figli vostri.
Sono figli e figlie della sete che la vita ha di sé stessa.
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi,
E benché vivano con voi non vi appartengono.[...]
Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti”
La puoi ritrovare cliccando su questo sito.
Fairuz o Fairouz è una cantante libanese, una delle voci più interessanti della musica araba di oggi.
Per ascoltare la sua voce e vederla cantare, clicca qui.
E questo è il testo della poesia in arabo e in italiano.
Portami il flauto e canta, e il canto rallegra l'esistenza, giunge alla pienezza il suono del flauto, e continua dopo che l'esistenza ha avuto fine. Consideri, come me, i boschi tua dimora, senza palazzi, e hai seguito i ruscelli e scalato le rocce laviche? Ti sei immerso nel profumo e ti sei asciugato alla luce, e hai assaggiato il vino del mattino in bicchieri di fluido etere? Ti sei seduto al meriggio, come me, fra le viti, e i grappoli d'uva pendevano come Pleiadi d'oro? Forse al calar della notte ti sei sdraiato sull'erba e ti sei avvolto nello spazio, aperto verso ciò che verrà, dimenticando il passato? Portami il flauto e canta, e dimentica malattia e medicine, infatti le persone sono segni, ma tracciati sull'acqua. | أعطني الناي وغني فالغنا ســــر الوجود وأنين الناي يبقى بعد أن يفنى الوجود هل إتخذت الغاب مثلي منزلاً دون القصور فتتبعـــت الســواقي وتسلقــت الصخـــور هـــل تحممـــت بعطـــر وتنشفــت بنــــور وشربت الفجر خمراً من كؤوس من أثير هل جلست العصر مثلي بين جفنات العنب والعنــــاقيــــد تــدلـــت كثريــات الذهــب هل فرشت العشب ليلاً وتلحفت الفضاء زاهداً في ما سيأتي ناسياً ما قد مضى أعطني الناي وغني وانسى داء ودواء إنمــا النــاس سطورٌ كتبت لكن بمــاء |
Ringrazio il mio professore di arabo Francis Montiano, che mi ha segnalato il testo e ha controllato la mia traduzione.
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