"...subito comprai due cavalli, di cui uno d'Andalusia della razza dei certosini di Xerez, stupendo animale, castagno d'oro; l'altro un hacha cordovese, più piccolo, ma eccellente, e spiritosissimo."

(Vittorio Alfieri, La Vita scritta da esso - 1790, 1803)

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Naturalmente nessuna analogia fra me e Vittorio Alfieri. Riporto le sue parole perché mi sarebbe piaciuto vivere in Andalusia quando ci venne lui.

mercoledì 26 gennaio 2011

COSE D'ITALIA - SE CI FOSSE IL DIO DEI NON CREDENTI, GLI CHIEDEREI...


Non faccio politica attiva (sono troppi gli anni, almeno per me), vivo lontana dal paese in cui sono nata, ma sono ugualmente nel mio paese (ogni paese in cui vivessi sarebbe il mio). Non sono fuggita, ho solo cambiato luogo, seguo con interesse ciò che avviene in Italia, e, se ci fosse il Dio dei non credenti, gli chiederei di ispirare le menti su 12 temi. 

Gli chiederei:
  1. Che le persone di centro-sinistra, di sinistra o semplicemente democratiche possano trovare un nuovo linguaggio, privo di quelle volgarità e banalità che ormai hanno perso ogni valore semantico; un linguaggio ricco e preciso. Vendola ce l'ha, questo nuovo linguaggio, che è anche possesso di categorie di giudizio ecologicamente diverse da un senso comune fattosi gabbia: è per questo che quelli che si difendono da lui continuano a ripetergli che è un poeta.
  2. Che le persone di centro-sinistra smettessero di ridere del premier e di quel che combina: lui è ossessivamente ripetitivo, ma sono ripetitive anche le risate. Un circolo che sembra la ruota del criceto disperato: non so se il criceto pazzo sia il premier o chi ride di lui.
  3. Che le persone di centro-sinistra, di sinistra o semplicemente democratiche che lavorano nei giornali sappiano riconoscere in quel che pubblicano la tautologia , la contraddizione, il doppio legame (vadano a leggersi Bateson) che fa diventare matti i lettori: che smettano di dire che è male quello che fa il premier nelle sue notti, che le bambine non si toccano, mentre pubblicano foto e particolari di vite che, se le ragazzine in questione fossero figlie di quel premier così indegno, non si sognerebbero di pubblicare. Necessaria, l'informazione, ma non si può continuamente sbattere in prima pagina chi si dice di voler difendere in nome della legge, dell'umanità e della democrazia. L'uomo comune, un poco maleducato, che vede immagini della “bambina” così poco discretamente trattate, che pensa? Ma che bambina e bambina... è una “bagascia”! Il tipo, che ha i soldi per potersela comprare, fa bene, tutti vorrebbero fare come lui. Probabilmente sono in molti a pensarlo, e non perché il popolo è bue, ma perché gli intellettuali di sinistra, quelli che hanno il potere di far sentire la propria voce, hanno lasciato che le loro menti e le loro penne (o tastiere di computer) si banalizzassero e – uso una parola grossa che in genere non mi piace usare – hanno un poco “tradito” la loro missione privilegiata.
  4. Che il leader di centro-sinistra smetta di interpretare lo stato psicologico del premier, a cui non mancano certo psichiatri, se li vuole. Quello che dice e fa questo premier è dannoso per la collettività, sono i danni e le violazioni di diritti umani e sociali su cui si dovrebbe insistere: in modo molto analitico e preciso e battente, chiedendo alle persone di fare uno sforzo per capire, leggere, informarsi.
  5. Che le donne democratiche, di sinistra ecc. smettano di gridare che quelle che si prostituiscono nelle case dei potenti minacciano, con la loro visibilità televisiva, la propria identità di impegnate, di madri, nonne, sorelle ecc.: non capisco come diavolo le ragazze che si vendono facciano a minacciare la mia identità, ammesso che io ci tenga a vantare un'identità. La televisione è quel che è, ha il potere che ha, nel nostro paese, non solo perché ne ha il monopolio illegittimo quell'individuo, ma anche per gli stili di vita selvatici dei cittadini, che li portano a serrarsi in casa, per cercare un sollievo malato alla loro tristezza nelle scatola parlante. Se mai sarebbe giusto criticare con durezza e in modo documentato chi – uomo o donna –, prostituendosi con il corpo e con la mente, ricopre ruoli pubblici che non gli spettano, facendo disastri che si traducono in lacrime e sangue per i cittadini; sarebbe giusto trattare con competenza, raccontare all'amica, alla vicina che non legge, alla sorella incasinata con i tre figli, quelle lacrime e quel sangue, spiegare bene. E si ricordino, queste donne, la maggioranza vicine alla mia età, che alle sue origini il femminismo non era un movimento meschinamente identitario, ma, almeno in buona parte, generoso, battagliero, difensore dei diritti, dell'innovazione, e aperto ai destini più vari. E che contrapporsi a una ragazzina o a giovani donne che si prostituiscono (“non siamo bambole”) è una sciocchezza, non fa diventare migliori, neppure nell'opinione pubblica: non capisco proprio quale scopo possa avere.
  6. Che tutte le fantasie e i desideri sessuali siano riconosciuti come legittimi: perché, o ci si immerge seriamente in questo universo per analizzarlo e capirlo - cosa che forse nessuno è riuscito a fare - e si esamina e si conosce tutto – dai dolci desideri della persona amata alla pornografia e ai pensieri pornografici nelle loro infinite versioni (e non sempre dolci desideri e pensieri pornografici si escludono!)- , o si lascia che ciascuno se lo viva in pace, il suo universo di fantasie: in pace, ma con autocontrollo.
  7. Che invece diventino oggetto di giudizio severo e di condanna le realizzazioni di questi desideri, quando esse violino i diritti umani delle persone e portino danno alla collettività: chi fa questo gestisce le proprie pulsioni con tracotanza, durezza di cuore, ignoranza, cinismo, volgare affermazione di potenza, dannunzianesimo violento ecc.ecc., e si trasforma facilmente in delinquente.
  8. Che la nemesi storica non ci colpisca se il premier finirà per cadere, nella stima delle persone, principalmente per questi vizi privati e non anche e soprattutto per tutti gli altri mali che ha compiuto e causato.
  9. Che non sia un'illusione la fine del berlusconismo: il berlusconismo è un buco nero vischiosissimo che ha tirato dentro anche molti di noi e che rischia di ingoiare ancora, se non gli si sbarra la bocca con una fitta rete di intelligenze.
  10. Che donne e uomini acquisiscano la coscienza del fatto che il rispetto dei diritti umani si misura anche e forse soprattutto sul rispetto per le persone che la tradizione ha considerato oggetti da usare e buttare: sulle persone che si prostituiscono, pure volontariamente, e con cui è giusto relazionarsi. Non sono non-persone.
  11. Che il razzismo sia considerato da donne e da uomini vergognoso, la peggior vergogna di cui un essere umano possa macchiarsi, anche se l'immigrazione non è sempre una festa: richiede apertura, curiosità e voglia di confrontarsi e pure di litigare.
  12. Che il vaticano non continui a essere considerato dai laici come guida morale. La chiesa cattolica è divisa in due: quella che si occupa dei diseredati, di persone socialmente deboli che lo stato laico oggi più che mai mette al bando. Questa chiesa avrebbe da insegnare molto ai laici. Poi c'è la chiesa delle gerarchie che non ha proprio niente da dire ai laici in termini di etica. Quelli del centro-sinistra che in questi giorni fanno riferimento alla chiesa, alludono alla chiesa delle gerarchie, al papa e ai cardinali che contano e che in materia di etica dovrebbero solo stare zitti.

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    P.S. Leggo ora su El País che Berlusconi vincerebbe le elezioni se si votasse oggi. Autore dell'articolo è Miguel Mora, un giornalista simpatico e brillante, forse – lo spero – un po' superficiale.


    Leggo anche che la ragazzina marocchina è oggi continuamente intervistata dai giornali di varie parti del mondo e chiede 10.000 euro per intervista con foto e 5000 per intervista senza foto. Immagino le grida di indignazione: “Gli operai in cassa integrazione, i giovani disoccupati o precari da 500 euro al mese e una così...”. Bene, chi la intervista? E per chi, per quali pubblici? Certo, lei si presta, questo lo si sapeva già da prima. Ma chi ha la responsabilità principale di tutto questo e di moltissime altre cose sicuramente assai peggiori che avvengono oggi? E per lei, quanto durerà il gioco? E per quello che ha fatto e continua a fare, dobbiamo toglierle lo statuto di persona?



2 commenti:

  1. Cara Maria Luisa,ti ho "scoperta" per un commento,di critica sospensione alla facilita' del rigore critico degli intellettuali(chomsky) su libri,mi hai coinvolto ma un po' non convinto.Poi,ricercando il tuo blog,ho capito che hai una sudata,sofferta,storia di pensieri,forza di analisi e una visione della vita,dei suoi rapporti ,da "compagna.Vorrei seguire le tue note,ti ho messo sui preferiti,ma avendo costruito un blog,che non uso per mancanza di tempo...e di idee,volevo "seguirti" come lettore fisso,ma non so se sono riuscito,sono "ilsabatodelvillaggio",grazie.sei su facebook? Con un po' di tempo,leggero' il tuo blog.Questo articolo mi ha coinvolto perche' esprime molte idee che mi frullano ma che non riesco a delineare ed a usare termini,e sensibilita' appassionate ma realistici,come fai tu.grazie,a presto.

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  2. Caro Giovanni, sono Maria Laura e non Maria Luisa. Fa lo stesso, ma se vuoi trovarmi in facebook... Comunque questo è l'indirizzo: http://www.facebook.com/profile.php?ref=name&id=1462868544.
    Grazie del commento. Io sono convinta che in Italia (ma anche in Spagna) ci sia bisogno di guardare con attitudine critica, non astiosa, anche in casa nostra, cioè della sinistra delle diverse sfumature. Comunque grazie ancora e a presto. Maria Laura

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